Al Cavaliere 4 anni di reclusione....Ma sulle pene accessorie dovrà ripronunciarsi la Corte di Appello
ROMA-Confermata la condanna d’appello a 4 anni di reclusione con rinvio alla Corte d’Appello di Milano per rideterminare l’interdizione. È questa la sentenza della Corte di Cassazione a conclusione del processo Mediaset.
Al momento della sentenza gli avvocati difensori di Berlusconi, Longo e Ghedini, non erano presenti in aula. Berlusconi ha atteso il verdetto a Palazzo Grazioli insieme al vicepremier e ministro dell’Interno Angelino Alfano. Con loro anche Piersilvio Berlusconi, secondogenito del Cavaliere. In appello Berlusconi era stato condannato a 4 anni di reclusione per frode fiscale e a 5 di interdizione dai pubblici uffici. Ieri, al “Palazzaccio”, era stata la giornata delle difese. Nel corso della sua arringa l’avvocato Ghedini aveva spiegato che «nel tessuto della sentenza mancava la prova che Berlusconi avesse partecipato al reato». Martedì invece il procuratore Antonio Mura, dopo aver definito Berlusconi «l’ideatore del meccanismo delle frodi fiscali», aveva chiesto il rigetto dei ricorsi delle difese degli imputati (e quindi la conferma delle condanne). Da ricalcolare invece l’interdizione dai pubblici uffici considerata troppo elevata.
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